Anna Oliverio Ferraris

Crescere. Genitori e figli di fronte al cambiamento.

Raffaello Cortina Editore, Milano 1992.

Leggi l'introduzione:

 

CRESCERE, CHE COSA SIGNIFICA

Del processo di crescita si possono dare diverse definizioni.

Crescere è cambiamento, perché percorrendo una serie di stadi maturativi fisico e psiche si trasformano.

Crescere è differenziazione, perché i comportamenti evolvono da forme ripetitive e limitate a forme più elaborate e variate. Si pensi al linguaggio, per esempio, a come, con il passare degli anni, esso diventi via via sempre più articolato e ricco.

Crescere è accumulazione, perché le esperienze che si fanno, generalmente, non svaniscono nel nulla, non vengono cancellate da quelle successive (non del tutto); ma si accumulano, si influenzano e si modificano a vicenda. In particolare, le prime esperienze creano una base per la comprensione, l'inquadramento e la previsione delle esperienze successive.

Il processo di crescita è anche sviluppo progressivo verso l'autonomia. Quest'ultima definizione ha il vantaggio di ri-comprendere le precedenti: crescendo, infatti, si diventa sempre più capaci di assumere delle iniziative consone al proprio livello di sviluppo, di comprendere la realtà e di badare a se stessi in situazioni che diventano via via più complesse.

Ad accompagnarci, come filo rosso, in questo viaggio attraverso l''età evolutiva, sarà dunque l'idea di una crescita come sviluppo verso l'autonomia.

Prima di iniziare il percorso che ci porterà a considerare aspetti normali e patologici della crescita, è bene però fare una distinzione tra autonomia tout court e indipendenza. Se l'indipendenza è uno stato di fatto, una condizione ormai raggiunta, l'autonomia è, invece, un apprendi- mento lento e progressivo delle facoltà di organizzarsi che poggia su una sicurezza interiore: sicurezza che, come avremo modo di vedere, si struttura nell'infanzia non soltanto sulla base di abilità e caratteristiche individuali, ma anche grazie al tipo di ambiente (spazi, ritmi di vita, ruoli, istituzioni) e al tipo di relazione esistente con le persone con cui un individuo vive e comunica e da cui è, per anni, emotivamente di-pendente.

Nel nostro mondo, inoltre, nella nostra società, a una persona auto,-, noma non si chiede soltanto di sapersi organizzare e di badare a se stessa, ma di assumersi anche delle responsabilità nei confronti degli altri, in particolare nei confronti della generazione successiva, e di imparare a muoversi tra molte norme e realtà complesse. Se poi adottiamo un'accezione positiva e ottimistica dell'esistenza - in armonia con l'esigenza di vivere in pace - autonomia significa anche cooperare più che competere.

Come deve essere dunque equipaggiato un individuo per crescere, oggi? per diventare indipendente? Quali tappe deve percorrere? Quali sono i fattori che possono ostacolarlo e quelli che possono aiutarlo in questa impresa?

Rispondere a questi interrogativi è l'obiettivo di questo volume.